Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;

nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.

giovedì 14 giugno 2012

Il convito del Signore


Un antico canto nella Chiesa delle origini, successivamente attribuito a san Tommaso d’Aquino, si esprimeva così: oh sacro convito, di Gesù Cristo ci nutri, sei viva memoria della sua Passione, all’anime nostre doni la vita divina e il pegno della gloria futura… Questo canto esprime tutta la Fede della Chiesa e del popolo di Dio nella santa Eucaristia, nella comunione all’Eucaristia durante la liturgia, cioè durante la funzione pubblica: il sacro convito è la mensa con il Pane e con il Vino, a cui tutti i fedeli sono chiamati a partecipare, è il convito del Signore che chiama tutti al suo Regno; Gesù stesso ci nutre con la sua Persona, con il suo Corpo e il suo Sangue, è lo sconfinato amore per ciascuno di noi che lo ha portato a farsi cibo e bevanda, questo per la prima volta nella Cena con i suoi Apostoli prima della sua Passione, Lui è il centro del convito; la santa Eucaristia è la ripresentazione incruenta della Passione del Signore, è quindi un nuovo e perpetuo compimento, un’attualizzazione, non è semplicemente una commemorazione, un ricordare un avvenimento accaduto nel passato; la Passione è il sacrifico d’amore per la redenzione delle anime e nell’Eucaristia la Passione rivive e si rinnova, comunicando la salvezza, fino alla fine dei tempi per il bene di tutte le anime; con la comunione all’Eucaristia partecipiamo alla risurrezione di Gesù, alla sua vittoria sulla morte, spirituale e corporale, quindi risorgiamo con Lui alla vita eterna; nutrirsi di Gesù significa ricevere la caparra, l’anticipo della gloria nel suo Regno futuro, è il seme della Vita che viene messo nella nostra anima, per la nostra risurrezione in Paradiso; il sacro convito di Cristo è esclusivamente Grazia, dono di Dio, senza che noi possiamo avanzare meriti o affermare diritti, è soltanto il dono gratuito dell’Amore e della Misericordia del Signore: la condizione per accedervi è la purezza dell'anima e del cuore, l'estraneità al peccato, soltanto così si può essere ritenuti degni del Corpo e del Sangue del Signore.

Nessun commento:

Posta un commento