DIES AURORAE
Il Natale è un angolo censurato
dal cuore così fanciullo,
capace di stare
di fronte al candore
della vita,
e di un volto umano
anche se segnato dall'incertezza,
vivido emblema
della incoerenza immane
di una creazione al suo acme,
e di un mistero
senza inizio là nella mangiatoia
scomparsa
della Betlemme antica.
sancta Dei Génetrix;
nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus;
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta.
domenica 22 dicembre 2024
Canto per questo Natale 2024
Il male fa male a chi lo fa
I terremoti, le carestie, le pandemie e le guerre o le persecuzioni ai buoni non sono punizioni di Dio inferte all’uomo a causa del peccato ma fenomeni naturali, negligenza umana o malvagità umana, penso che l’unica punizione di Dio per il peccato sia l’abbrutimento spirituale e morale, la degenerazione nel diabolico di chi lo commette e in esso si ostina, che ne è conseguenza: il male fa male innanzitutto a chi lo fa e poi a chi lo subisce.
venerdì 20 dicembre 2024
Il vero potere di Dio è nel perdono che ci salva
Il Sacramento della riconciliazione e del perdono per chi crede – con l’esercizio della propria sensibilità spirituale – è uno straordinario atto di bellezza, è un incontro tra la persona sinceramente pentita di quel che ha fatto offendendo Dio e il prossimo e Gesù che l’ama profondamente e la conosce come nessun altro, tra il male morale che infetta le nostre anime e le abbrutisce e la Sua misericordia che nessun peccato può chiudere, tra i nostri cuori umani e il Suo cuore benignissimo che vuole la nostra liberazione dalla schiavitù del diavolo, la nostra salvezza in una vita rinnovata dalla carità e nella grazia santificante, tralci fecondi innestati nella vite soprannaturale dell’amore di Dio, che ricevono linfa vivificante e portano frutto di opere buone, di virtù e compassione – così comè descritto in una metafora evangelica. La Confessione non è l’incontro con un altro uomo come noi ma con Cristo in uno sguardo di fede, di fronte a noi c’è il Crocifisso ed è il Suo sangue che ci lava dalle colpe, che ci immerge nell’acqua di un nuovo Battesimo, le nostre lacrime sono espiative perché aprono la porta al perdono di Dio. Prenditi del tempo per riflettere sulla tua vita, riconoscere le tue mancanze e fare una sincera Confessione. Mentre purifichi il tuo cuore, creerai una degna dimora per il Signore. Quando verrà in te con la contrizione e il dolore della coscienza, troverà il tuo cuore puro, umile e ricettivo al Suo amore. Non perdere questa opportunità di preparare il tuo cuore e renderlo un sacro santuario per la presenza del Signore.
E la pace di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodisca i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù.
~ Filippesi 4:7
martedì 10 dicembre 2024
La santità di dottrina
La teologia cristiana è semplice così come ce la insegna il Catechismo e i demoni negli esorcismi definiscono insipienti gli atei, la realtà è costantemente creata e sostenuta da un Creatore nascosto a qualsiasi esperienza sensibile o dimostrazione, Dio in se stesso non è infinita solitudine ma relazione d’amore tra Persone e non necessita di alcunché, tutta la creazione e le creature sono la manifestazione dell’onnipotenza, della sapienza e di quell’amore personale ed eterno al di fuori di Dio nel consumarsi del tempo illusorio, Dio è sommamente libero e crea dal nulla ogni cosa e ogni vivente e ha creato l’uomo per farlo partecipe della Sua vita intima che è Carità, il progetto di Dio per l’uomo consiste nella felicità e nell’immortalità beata della sua creatura spirituale, coloro che rifiutano consapevolmente il Suo disegno di salvezza o meglio il Suo amore e non lo corrispondono e disprezzano la Sua misericordia cadono nella morte eterna che è la condizione tragica dei demoni e dei dannati nell’inferno, è il male assoluto da cui procedono le colpe morali, le malattie e la dissoluzione corporea, l’antitesi della realizzazione perfetta di ogni persona nella propria vita soprannaturale o di grazia.
mercoledì 4 dicembre 2024
L'Eucarestia è la sorgente di ogni bene spirituale
Occorre vivere in grazia di Dio per poter fare la comunione sacramentale o spirituale, pentirsi delle proprie colpe e convertirsi alla Legge morale, con il sacramento della riconciliazione e del perdono o con una sincera contrizione o atto di dolore, con le lacrime della penitenza che sono la prosecuzione dell’acqua del battesimo come scrive Sant’Agostino, occorre la disaffezione al peccato, occorre perdonare di cuore a chi ci ha fatto del male. Chi accetta la propria croce e riceve il Corpo e Sangue del Signore diventa una piccola ostia riparatrice che consola il Cuore di Gesù dai tanti oltraggi e peccati che ogni giorno si commettono nel mondo, Gesù ci ama e noi lo offendiamo con il peccato, con tanta ingratitudine, è tanto il peccato e poca la preghiera ed è questa la causa per cui il male nel mondo dilaga, non ci accorgiamo che dai disordini spirituali deriva la corruzione anche materiale, tutta la corruzione che deturpa il mondo perché siamo noi con il peccato – con il calpestare i Comandamenti di Dio – che diamo potere ai demoni di danneggiarci. Ci sono anche e purtroppo le comunioni sacrileghe, di chi riceve il Corpo e Sangue del Signore nell’incredulità o nel peccato mortale, essere in peccato mortale è come avere il cuore disseminato di velenosi serpenti o l’anima simile a un morto in putrefazione roso dai vermi, le comunioni degli apostati e cioè di coloro che non credono nella presenza reale, nascosta e mistica di Gesù nell’Eucarestia sono la loro condanna, essi non amano davvero il Signore, non lo riconoscono nel mistero, negano la verità che Egli stesso ci ha rivelato e neppure cercano la propria salvezza eterna con una vita coerente al Vangelo in cui si esercita la carità al prossimo.
(1Corinzi 11:23-29)
23 Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane 24 e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me». 25 Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me». 26 Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli venga. 27 Perciò chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del corpo e del sangue del Signore. 28 Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice; 29 perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna.
lunedì 25 novembre 2024
Che cos'è la verità?
Gesù è la Verità, colui che spiega e sorregge – come la chiave di volta – tutto l’edificio della realtà e definisce il posto dell’uomo nell’universo, il destino a cui ogni uomo di ogni tempo è chiamato. Gesù è la Verità perché solo Lui ce la rivela, il vero senso della vita che ha come esercizio e compimento la carità al prossimo e la chiamata dell’uomo alla partecipazione della stessa vita di Dio, alla maniera in cui ce lo manifesta Gesù è il Regno di Dio nel mondo e nell’eternità. La regalità di Gesù consiste nel servizio, nella compassione e nella pace, il Regno è ogni anima in grazia di Dio nella comunione della carità soprannaturale anche oltre questo mondo transitorio e fasullo, Gesù che con il Padre e lo Spirito abita e regna nel nostro cuore con il suo amore eterno e senza confini da cui la creazione procede, per dirla alla maniera del Catechismo la visione beatifica in Paradiso.
Dal Vangelo di Giovanni 18,37-39
37 Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici; io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce». 38 Gli dice Pilato: «Che cos’è la verità?». E detto questo uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: «Io non trovo in lui nessuna colpa. 39 Vi è tra voi l’usanza che io vi liberi uno per la Pasqua: volete dunque che io vi liberi il re dei Giudei?».
domenica 24 novembre 2024
L'uomo non è mai un individuo ma continue relazioni
Le creature umane sono fatte per amarsi a vicenda, l’ho osservato nelle famiglie in cui c’è un papà e una mamma e i figli, inoltre i nonni e gli altri del gruppo parentale, la loro natura autentica consiste nel volere il bene reciproco senza aspettarsi niente, dare senza chiedere per sé. Purtroppo esiste la possibilità del peccato e la natura umana come sappiamo è inferma e incline a difettare nelle emozioni, nei propositi e nel comportamento. Ma questo non vuol dire negare che la vera natura che ci appartiene sia conforme alla carità del nostro Creatore. Amare ed essere amati. Ordinariamente gli esseri umani sono inclini alla nobiltà d’animo e al buon cuore, purtroppo talvolta il meccanismo si guasta perché facciamo cattivo uso della libertà, allora la cattiva educazione, l’esempio degli altri e una certa perversità prendono il sopravvento. Basti pensare al mito letterario del Dr. Jekyll e Mr. Hyde di Stevenson (London-1886), che tratta della malattia mentale che più di tutte accomuna gli uomini e la loro umanità. E poi tendere al nascondimento che è proprio del demoniaco, per richiamare le idee di un filosofo cristiano come Søren Kierkegaard.
giovedì 7 novembre 2024
Silloge poetica n°053
SPERANZA
Nel feretro putrido di un angelo,
decomposto tra le rovine dell'antico santuario,
ci sono i richiami ad una fede
rimasta intrappolata da una ragione malintesa.
Monito per le generazioni che trapassarono,
nell'attesa di un breve limbo
inconsistente e tanto fragile come la vita,
richiamo alla speranza di chi nasce.
Quiete musiche
dentro il cuore delle vittime,
suonano strumenti di morte sopra i cieli
e nei palazzi della terra
stridono i denti di chi si consuma nell'odio.
Non c'è il sentore della bellezza
in tutte le azioni stolte degli uomini,
sono codarde le loro armi che stillano sangue innocente
e il ventre che trasuda loquela è ammutolito.
Di questi popoli affranti - e sono tanti -
ogni persona savia vuole la pace
e nella pace l'eguaglianza, il diritto e la giustizia,
nessuno va abbandonato
o lasciato perso
nelle lacrime di un dolore inconsolabile.
Deboli che trascinano le loro vite
e non trovano corrisposta la loro volontà al bene,
quanti deboli dovranno soffrire
e spegnersi
per la malvagità di pochi?
Ma la morte li libererà
o li terrà in prigione dentro la storia,
quando la provvidenza del Signore porta gioia
in cuori che disperavano
della bontà di un prossimo lontano.
Ecco l'alba di una luce nuova,
l'intelligenza delle anime belle vittoriose sulla tenebra
che a ciascuno offrono il riscatto
dalla paura,
le genti di buona volontà
ricostruiscono l'avvenire della pace.
PAOLETTA
Tanti girasoli gialli come la luce
su quella bara bianca,
la purezza ratificata dal dolore,
da privazione o espropriazione dell'esistenza
e dalla grave disabilità.
Gli occhi che non vedevano,
i suoni che cadevano smorti alle orecchie,
il corpo immobile e
sacrificato in un letto dalle lenzuola pulite,
la mente
- da quei sorgivi pensieri così semplici -
che con una lenta carezza
cercava lo sguardo della mamma e del papà,
il cuore che si inondava
di lieta gaiezza,
afferrando il mondo esterno –
è davvero come abbracciare la Croce di Gesù.
Sei morta
- stigma innocente -
ma non volevamo crederci
perché il tuo sorriso
è sempre quaggiù tra noi,
con chi ti vuol bene.
Ecco il giorno della risurrezione
che ti ha accolta
e la vita non è dei fantasmi
ma delle persone
nella casa celeste lassù ad oriente,
dove il Sole sorge sempre.
SPIRITI
È l'oscurità dove lo spirito permane,
la cui forma diveniente il male
coeso alla sostanza
e i mostri sono arsi dalla fiamma nera,
scrutano ombre
muoversi per l'amara terra
quando il terrore tutto infesta,
la vita finisce dove la morte travalica dal cuore
e lontano dalla misericordia
ancora la condanna per il cancro dell'ostinazione,
mai più perdono
nell'oscurità sigillata dall'odio.
È l'oscurità dove la porta al Cielo è sempre chiusa,
la vita cambiata in tremenda antitesi
secondo il male agente
che offende
la carità fondamento del creato,
l'oscurità senza criterio
di bestia selvaggia
dalla natura immutevole e dalla veste degenerata,
quella rabbia belluina
e mai più pace
dello spirito mutato in bestia cattiva,
la nostra condanna
è anche scelta in cui la libertà si compie,
lo spirito libero
per sempre incatenato dalle fiamme oscure
e la brama della concupiscenza
in una morte sempiterna.
È l'oscurità dove nasce la perdizione,
la luce nera di quel faro spento
da stella collassata
che ovunque nell'abisso
trasfonde di oscenità e pianto, paura
nel pianto
di un rimorso insanabile,
quella luce perpetua della grazia del Cristo
vanificata,
soffocata dall'iniquità
e tutto si distorce infelici
laggiù abbandonati in un buio grottesco,
nella vacua,
caotica
e agghiacciante oscurità.
TANKA
Soltanto l'idea generata. Come crisalide schiusa.
Da un cuore nobile e libero,
ci colma sempre di pacata contentezza.
Le tante angosce della vita.
Spine da rami secchi, sono i capisaldi duraturi...
di un voto incompiuto.
Vivere è come smarrirsi. Nella foresta dei sospiri.
Per ritrovare ancora la via di casa,
alla fine del viaggio?
lunedì 4 novembre 2024
Una sola Ave Maria detta con cuore contrito
Il migliore conforto è quello che viene dalla preghiera, chi prega non è mai davvero solo anche se le apparenze suggeriscono il contrario, chi prega si apre alla grazia e il soprannaturale può toccare il suo cuore, suscitare la contrizione a causa delle colpe commesse, il dolore salvifico della coscienza, insegnare ad offrire le croci di ogni giorno per amore di Gesù e del prossimo, insegnare a perdonare, a pazientare e ad amare, e ad essere forti nelle avversità e nelle prove. La preghiera che offre maggiori grazie e i più grandi benefici spirituali è quella del Santo Rosario, chi prega il Rosario non sarà mai una marionetta nelle grinfie del diavolo, ma occorre pregarlo bene, pensando alle parole che vengono pronunciate e meditandone i misteri per far entrare nella propria vita sia Gesù che la Madonna, e così loro possono cambiarci e renderci come ci desiderano, da loro siamo sinceramente amati così da diventare a nostra volta capaci di amare gli altri. La preghiera non è una questione di suggestione ma agisce concretamente nella persona, nella sua interiorità e anche in tutti gli aspetti pratici del quotidiano, è l’ossigeno che vivifica la nostra fede, la medicina che guarisce dai mali psichici e relazionali. Gesù e la Madonna sono persone reali, non sono degli amici immaginari, la preghiera è quella porta attraverso cui li accogliamo nella nostra esistenza, così ci accompagnano nel cammino educandoci alle virtù e suggerendoci sempre la cosa giusta da fare, difatti la coscienza sensibile e ben formata è la prima vicaria di Dio. Senza la vita spirituale che si realizza nella pratica della preghiera saremmo solamente animali dotati di uno stomaco e di un apparato riproduttivo, ma noi siamo anime create da Dio e la materia con le sue costrizioni non è tutta la persona, c’è dell’altro.
sabato 2 novembre 2024
La saggezza invita all'umiltà e la follia alla superbia
Senza umiltà non ci può essere purezza, carità e ogni altra virtù umana e cristiana, se viene a mancare l’umiltà ogni virtù si perde, è come un edificio che deflagra dalle fondamenta, infatti ogni demone o dannato nell’inferno è un’aberrazione morale, delle deformazioni spirituali in cui il bene è smarrito per sempre, la natura creata rimane la stessa con tutte le sue facoltà ma si cambia attraverso una immutabile degenerazione morale, le radici di questa bruttezza congenita sono sempre l’orgoglio, l’egoismo, l’amor proprio che sono riconducibili alla superbia, il ritenersi migliori o superiori agli altri, di maggior valore. Tutte le persone viziose hanno sempre un’eccessiva stima del proprio ego e guardano soprattutto al proprio tornaconto, e un profondo disprezzo per il prossimo, per l’altrui vita o per alcune persone in particolare o categorie. In realtà sono quelle che valgono meno, con poche qualità... quelle capaci di fare soltanto danno.
domenica 27 ottobre 2024
Dal Cuore della vita che è per sempre
Il Sacro Cuore di Gesù è un simbolo facente parte l’iconografia cattolica, il cuore è l’organo della vita che pulsa per irrorare di sangue tutte le membra e portare alimento e ossigeno a tutto il corpo, ha il significato dell’amore, del sentimento, della nobiltà, della bontà, della misericordia, il Cuore di Cristo è mansueto e umile e Cristo ama dall’eternità ogni anima creata, un amore così grande da dare la propria vita senza misura, un Amore eterno che deve darsi a tutti senza contraddizioni o infingimenti, dalla bellezza inconcepibile e nella verità, per la beatitudine di cuori affini capaci di corrispondere sinceramente.
«Ti ho amato di amore eterno,
per questo ti conservo ancora pietà».
(Ger 31,3)
lunedì 21 ottobre 2024
L'amore secondo il Vangelo
L’amore è vivere nell’altro, interessarsene empaticamente sia in presenza che nel proprio cuore, sentire quello che sente l’altro – con il pianto per qualcuno si rimane sensibilmente umani, dai Vangeli si desume che Gesù era capace di piangere per le persone, le aveva a cuore –, è condividere e chinarsi sul prossimo per soccorrerlo con pietà e sincera amicizia, agire con concretezza affinché l’altro ne benefici materialmente e psicologicamente, anche nell’anima destinata a lasciare questo mondo. Commuoversi e piangere per chi soffre, per chi è solo o umiliato è una delle porte d’ingresso al Paradiso, la destinazione finale di chi rimane nobile d’animo, che ha buoni sentimenti, buon cuore. Creare legami volti al bene spirituale altrui, guardare nella nostra mente la visione di chi ricordiamo con affetto, intimità, gentilezza, perdonando e pregando per quella persona cara o estranea è amore, non affine alla terra ma celeste. L’equivoco dell’amore è appropriarsi dell’altro, conformarlo al nostro utile egoista, amare non è l’immatura necessità di qualcuno ma donare il proprio cuore liberamente e agire con compassione ricercando il vero bene di chiunque. L’amore non è un sentimento, una passione o la sensualità ma il libero esercizio della volontà che accoglie l’altro nella propria vita, nella propria interiorità come in un sacrario, un atto costante della volontà che cerca la comunione, la riconciliazione, la pace e ciò che ne consegue tra cui il benessere psicologico.
L’amore immaturo dice “Ti amo perché ho bisogno di te”. L’amore maturo dice “Ho bisogno di te perché ti amo”. (Erich Fromm)
venerdì 18 ottobre 2024
Cos'è il male
Il male ha molte manifestazioni e può essere riconosciuto soltanto in base a criteri morali, soltanto l’uomo tra le creature senzienti ha la capacità innata del discernimento tra il bene e il male perché dotato dell’uso della ragione – sensibilità della coscienza e sanità di mente – e di fare ogni volta delle scelte consapevoli, l’odio nei confronti di Dio, del proprio simile o di sé stessi è la massima degenerazione morale, comunque il male non è mai un ente o qualcosa di astratto, il male è sempre la persona che lo compie nell’esercizio sia della sua libertà che delle sue facoltà spirituali, quando diventa una prassi non c’è differenza tra la persona che lo commette e l’azione commessa, si può definire una nemesi che non si ferma al tempo ma continua nell’eternità e lì si consolida immutabile, è sempre una mancanza di bene, di verità, di vita, di pace, di amore, di comunione e di bellezza o di luce, non qualcosa che ne sostituisce un’altra come nel dualismo manicheo, nel male non c’è né equilibrio né ordine, non è infinito perché creaturale ma eterno con una sua origine definibile e specifica, individuale... perché soltanto gli spiriti immortali in rapporto a Dio e alla creazione sono capaci di male, di separazione, di negazione.
lunedì 14 ottobre 2024
Niente è nascosto al Signore a cui renderemo conto
L’insegnamento di Gesù mette di fronte a sé stessi come ad uno specchio, nel Vangelo ci viene rivelata la coerenza della nostra vita con il Cuore di Dio, chi non è secondo il Cuore di Dio è nemico di Dio, nemico di veritas, caritas e pax, di tutto ciò che – nobile – è degno dell’appellativo di umano, quanto c’è dentro di noi lo possiamo nascondere a tutti tranne che al Signore che ci deve giudicare, che deve assolverci o condannarci, pensare di ingannare Dio come si ingannano gli uomini con la doppiezza o una falsa coscienza è da stolti, ma è anche una perversione dell’animo, un tratto degli spiriti diabolici che vogliono farsi credere buoni per riceverne onore. Non ci si può nascondere allo sguardo di Dio e a volte lo percepiamo quando la coscienza ci rimprovera, con il rimorso e l’inquietudine.
sabato 12 ottobre 2024
Satana vuole il male e non va mai contro se stesso
Dal Vangelo di Matteo 12,22-32
22 In quel tempo gli fu portato un indemoniato, cieco e muto, ed egli lo guarì, sicché il muto parlava e vedeva. 23 E tutta la folla era sbalordita e diceva: «Non è forse costui il figlio di Davide?». 24 Ma i farisei, udendo questo, presero a dire: «Costui scaccia i demòni in nome di Beelzebùl, principe dei demòni». 25 Ma egli, conosciuto il loro pensiero, disse loro: «Ogni regno discorde cade in rovina e nessuna città o famiglia discorde può reggersi. 26 Ora, se satana scaccia satana, egli è discorde con se stesso; come potrà dunque reggersi il suo regno? 27 E se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri figli in nome di chi li scacciano? Per questo loro stessi saranno i vostri giudici. 28 Ma se io scaccio i demòni per virtù dello Spirito di Dio, è certo giunto fra voi il regno di Dio. 29 Come potrebbe uno penetrare nella casa dell’uomo forte e rapirgli le sue cose, se prima non lo lega? Allora soltanto gli potrà saccheggiare la casa. 30 Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde. 31 Perciò io vi dico: Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. 32 A chiunque parlerà male del Figlio dell’uomo sarà perdonato; ma la bestemmia contro lo Spirito, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro.
COMMENTO
Talvolta una possessione diabolica può causare malattie fisiche o psichiche, ottenuta la liberazione la persona guarisce e questo non avviene nell’ipotesi di malattie che hanno una causa naturale, in questi casi – quasi il totale – occorre solamente l’aiuto della medicina e il conforto della preghiera. Gesù viene accusato di complicità con il maligno e allora spiega agli interlocutori maliziosi che chi caccia il demonio può essere se non Dio solo o coloro che agiscono in virtù di Dio, la cacciata dei demòni coincide con l’instaurarsi anche quaggiù del regno di Dio, è una caparra del Paradiso in cui tutti saremo finalmente e per sempre liberi dal male che ci opprime. Qualsiasi peccato può essere perdonato, anche i più gravi se il colpevole si pente e si converte e si riconcilia con il Signore, ma il peccato che non trova perdono né adesso e non potendolo espiare in Purgatorio è il peccato di chi pur sapendo che qualcosa è bene dice che ha un’origine malvagia, chiudendosi alla misericordia e dicendo che Gesù è il male, sapendo che in realtà quello che viene detto non è vero. Chi dice male il bene e bene il male si chiude in una arrogante autosufficienza, non vuole il perdono e si perde a causa della chiusura del suo cuore indurito nel peccato e impermeabile alla grazia salvifica. Dio ha molti nomi uno dei quali è proprio la verità, Dio è verità e chi lo accusa di essere menzogna commette il peccato di bestemmia contro lo Spirito cadendo nell’impenitenza. I farisei invidiavano Gesù e non accettavano ciò che Gesù diceva di se stesso, quindi lo accusavano o di essere pazzo o di essere un emissario di satana.
domenica 6 ottobre 2024
Il male è una degenerazione dello spirito
Come le malattie psichiatriche, neurologiche e neurodegenerative hanno una origine ignota insita nella fragilità della natura umana, per chi professa un credo è nel peccato originale e risposte terapeutiche che non risolvono mai le cause o che al limite le possono prevenire, i demoni – ciascuno libero agente, sovrannaturale, efficiente, malefico – approfittano sempre della fragilità della nostra carne ed anche della mente per affliggerci o danneggiarci, il cuore diventa schiavo del male quando la volontà con il libero arbitrio assecondano il male che corrompe e ci inquina interiormente, così il male infetta l’anima e se ne appropria, dietro ai peccati e ai vizi e alla deformazione morale ci sono innumerevoli demoni ciascuno con la propria specificità che aprono per gli impenitenti l’abisso dell’inferno, la corruzione non è una forza negativa impersonale ma è il soggetto in una estesa somma di relazioni tra sopruso e asservimento, ogni persona consapevole che ha scelto l’odio, l’egoismo e l’impurità.
sabato 5 ottobre 2024
A favore della vita e mai della morte
L’aborto procurato o volontario non è una pratica medica ma un grave peccato, un atto intrinsecamente immorale e perverso, l’esercizio della sessualità richiede una grande responsabilità da parte dei genitori perché con l’atto di amore che è dono di sé e anche del proprio corpo all’altro si compartecipa con il Signore – che è Autore della vita (At 3,15) – alla creazione di un’anima umana ex novo, perché l’embrione e il feto umani sono un’anima umana, una persona in potenza, la sessualità nel disegno di Dio è finalizzata alla procreazione e non è divertimento o superficiale ricerca del piacere carnale alla maniera delle prostitute o dei pornoattori, l’esercizio della sessualità al di fuori del matrimonio e senza l’apertura alla vita è sempre un atto intrinsecamente disordinato e un peccato mortale che fa perdere lo stato di grazia e la possibilità di salvarsi eternamente, una violazione alla Legge di Dio che vuole sempre la vita – spirituale e materiale – e mai la morte. Lucifero e gli altri demoni negli esorcismi trascritti affermano che l’aborto procurato è sempre l’omicidio di una vita umana innocente, che gli embrioni non avendo colpe personali vanno in Cielo anche se non sono ammessi alla visione beatifica e che nell’inferno le persone condannate per il peccato impuro sono numerosissime.
giovedì 3 ottobre 2024
Gli angeli custodi della rivelazione cristiana
Qualcuno potrebbe affermare – e non senza il dato dell’esperienza – che gli angeli custodi o sono sempre distratti o se ne fregano di noi, sinceramente in vita mia io non ho mai visto un angelo a parte quelle persone in carne ed ossa che si dedicano con compassione agli altri in condizione di disagio e sofferenza, ma io credo negli angeli santi e credo che ciascuno di noi sia affidato dal concepimento alla morte ad un angelo soprannaturale che ha il compito principale di condurci in Paradiso. Ogni tanto gli angeli agiscono in nostro favore ma quasi sempre non ce ne accorgiamo perché il loro è un ministero nascosto e motivato da un amore straordinario per l’umanità, un amore grande di chi vuole condurci sulla via della salvezza e darci sempre buoni consigli per agire bene secondo coscienza. Dio come gli angeli abitano una luce inaccessibile, sono estranei alla percezione sensoriale, ce lo insegna la Parola di Dio ma questo non li rende così lontani da noi, per sentirli nell’animo o accorgersi della loro presenza è indispensabile pregare con fede, perché la fede ce li può rivelare.
lunedì 30 settembre 2024
Selezione di haiku n°105
Sciame di api,
miele selvatico sull'albero –
i fiori sorridono.
Con flemma la neve,
nel sole dal tenue bagliore –
presto un manto.
La mano scuote,
foglia secca che cade –
un brusio attorno.
Non c'è rumore,
il cane abbaia al nulla –
gemme sul ramo.
Arsura in bocca –
la pesca è oramai matura,
sull'albero vigile.
Onde di sabbia,
la pietra nel giardino –
quasi immobile.
Lassù il vento,
i monti cadono nel cielo –
canna danzante.
Sul tralcio triste,
il grappolo d'uva riposa –
nel tino sfibra.
Con i suoi filari ordinati,
di betulle oramai senza foglie –
il sottobosco marcio.
Quel monastero lontano,
ad ovest il compiersi del viaggio –
placidi ciliegi in fiore.
Le nubi scure e basse,
i monti sfumano all'orizzonte –
temporale sul lago.
Una pianta modesta,
il dolore della foglia urticante –
ortica per la tisana.
Il sole scende tardi –
fuochi d'artificio alla festa,
sguardo lieto.
Le api che vagano,
sotto il giardino forte tremore –
fiori dal cibo squisito.
Il frutto è aspro –
longanimità del cuore provato,
nessuna parola cattiva.
Cade come gli anni,
la ghianda dalla quercia in terra –
oneste e sagge ipotesi.
La roccia tra il mughetto,
tenace come i cedri del Libano –
non rende il sopruso.
Un profumo composito –
foglie di shiso mi accarezzano,
è l'erba nel mio riso.
Calura a tarda sera –
l'esodo delle lucciole sul fiume,
sono guide confuse.
Lo specchio d'acqua,
architettura dei fiori di pesco –
riflesso della luna.
Tutto dorme,
il freddo attraversa l'aria –
nevischio.
Semi del destino,
nei petali della pietà –
lacrima pulita.
Gelo nelle strade,
notte sempre più buia –
l'acero riposa.
La pietra è fredda,
cuore vile e meschino –
ancora nebbia.
Coricato sull'erba,
cielo terso come il vetro –
lumaca sulla pelle.
Il diavolo non si inginocchia mai
Nessuno esprime la sua vera dignità di persona umana e il suo valore di uomo e di donna, nessuno è così uomo e donna tanto come quando si inginocchia davanti al suo Signore e Creatore in un atto di profonda umiltà, di obbedienza e adesione alla Sua volontà, di elevazione della natura umana alla natura divina in Gesù, riconoscendo la centralità dell’Eterno e tutta la sua dipendenza di creatura in un rapporto di vicendevole amore.
Il senso del mistero e la visione cristiana
Nel comunismo sovietico l’ateismo aveva le sue facoltà universitarie, come in altri totalitarismi del ventesimo secolo, ad esempio l’ateismo era considerato per l’illuminismo la vittoria della ragione sulla superstizione cristiana, come nell’epoca contemporanea il positivismo scientista è la risposta ai problemi dell’uomo, forse del vivere ma non del senso della vita; tutto questo ha prodotto nella storia orrori e tragedie e il disprezzo per la vita umana, in particolare dei diversi e dei deboli, il suo deprezzamento e relativizzazione come bene di consumo. Soltanto chi ha una visione cristiana della vita, una mentalità che scorge il mistero e l’ignoto o anche l’ipotesi di Dio attraverso il dono della fede la quale non ha nulla di irrazionale o di deleterio – ma certamente apporta un grande beneficio al nostro equilibrio interiore e alla nostra sfera morale – può scorgere nel prossimo qualcosa che va oltre il corpo e i suoi bisogni o l’handicap grave e le sue insufficienze.
Soltanto chi ama la tua anima ti ama veramente. (Platone - Alcibiade primo, IV secolo a.C.)
domenica 29 settembre 2024
La prova della nostra anima
La spiritualità, vita spirituale o valori spirituali – arte, letteratura, preghiera, moralità, pietās, creatività, tecnologia, etc. – è propria dell’umano genere e non significa soltanto indagare o capire nel profondo il senso della realtà in rapporto alla condizione umana ma è lo strumento privilegiato per fare della realtà un posto migliore per tutti, per progredire sapientemente quasi fossimo dotati di una natura angelica e non semplici creature mortali come gli animali che vivono nella biosfera senza comprendere e senza cercare risposte, incasellate in un ordine ammirabile.
giovedì 26 settembre 2024
La necessità della preghiera
Il primo mezzo di grazia è la preghiera, poi ci sono i Sacramenti, l’esercizio della carità, la compassione e il perdono di cuore agli altri, se una persona non prega o se non si prega per quella persona non può salvarsi con l’espiazione in purgatorio, non può ottenere da Dio la grazia del pentimento, della contrizione anche imperfetta e la risoluzione di non peccare più, di non fare più il male.
domenica 22 settembre 2024
A che cosa credere
Il cardine della fede cristiana è la risurrezione di Cristo, tutta la teologia cristiana è fondata sulla risurrezione di Cristo, ogni destino personale, la vita di ciascuno e il suo senso trovano compimento nella risurrezione di Cristo, la risurrezione di Cristo ci dice innanzitutto chi è Lui ma anche chi siamo noi e che con la morte la vita non finisce ma continua nell’aldilà.
venerdì 13 settembre 2024
Silloge poetica n°052
CONTRIZIONE
Vado cercando le piaghe del Crocefisso
negli sguardi dei tanti poveri,
dei vecchi del tutto abbandonati,
degli ammalati dimenticati,
dei bambini maltrattati,
dei disprezzati considerati inutili,
degli ultimi della società,
dei deboli che chiedono di essere guardati umanamente,
con cura compassionevole
e come qualcosa di ancora e sempre umano,
qualcuno
di stirpe umana,
di pudore nell'atteggiamento,
di dignità velata,
non come suppellettili di un mondo corrotto.
Gesù ha inchiodato le proprie mani e i suoi piedi,
è stato Lui!
quei chiodi li ha infissi Lui nella sua carne
al sacratissimo legno
e le spine di quella corona
– umiliante ornamento
per Colui che è Re mite e umile di cuore –
ben pigiate sul capo del Giudice dei vivi e dei morti,
Lucifero e i demoni con gli uomini iniqui,
la soldataglia romana
che del crocifiggere aveva fatto
una consuetudine voluttuaria e quasi giornaliera,
sono tutti ministri della volontà di Dio.
Il Calvario è l'altare della primordiale Messa,
quei malvagi che odiando il Signore
lo mettono in Croce
sono i ministri del nuovo Culto
e gli esecutori della volontà di Gesù
che desidera il suo Sangue
lavacro dell'anima al peccatore pentito.
Sei Tu o Gesù che hai voluto il dolore
e l'hai scelto come misura di salvezza per l'anima,
per la mia e per quella di ogni fratello e sorella,
la sofferenza libera dal peccato
e ci conforma a Cristo,
morto di un tremendo crepacuore
per l'intimo amore d'infinitudine profuso
ma anche gloriosamente risorto.
Quando scruto la mia coscienza,
quando la esamino e ho qui di fronte il segno del crocifisso,
con cuore contrito
considero il prezzo della mia anima
e subito entro nel gaudio del Paradiso per i puri
da quella porta mistica apertami da Gesù,
con cuore contrito
piango per una vita sbagliata
ma con la certezza del perdono di Gesù,
la Madre di Dio asciuga le mie copiose lacrime
e una gran pace adesso mi accoglie.
MAMMA
Il moto dei mondi
attorno a grandi stelle rosse,
sono i ricordi
di quando mi portavi
con la mano
verso attese amicizie,
e la scuola era
una prova per il sentimento
e per il rispetto,
l'impatto dell'uragano
su terre abitate
toglie il respiro alla vita,
e l'assenza
della mamma è per me bambino
il desiderio di essere
accolto nuovamente in un lieto abbraccio
e ben voluto con quei miei difetti,
le mie incertezze,
il timore,
la vulnerabilità,
le disillusioni,
nonostante il dolore nascosto,
intimo e lancinante
ma anche con un amore tanto forte
stringendosi i cuori oltre il tempo,
amore che colmerà
un desiderio sempre presente,
riabbracciarti mamma
così prossima al mio sguardo,
nella mia mente e lacrime presaghe,
nel giorno felice
in cui Gesù portandoti a sé
ha fatto di tuo figlio
un paradigma di pace e di riconoscenza,
di virtù e rinascita celeste.
STUPORE
Sognando ad occhi aperti
la solitudine in un mondo stracolmo di vita,
ogni mio cercare il nulla
apre ad una vastità di esseri inspiegabili,
qualcosa nella scrittura dell'universo
dovrebbe dimostrare le meccaniche del caos
ma dentro questo contenitore
c'è soltanto la bellezza tanto spudorata
da favorire l'idea dell'ignoto.
Sono sempre più solo
nella casa della mia famiglia,
chiuso tra quattro mura
e nella luce soffusa dalle finestre,
ecco intimamente dei silenzi che interrogano...
qualcosa nell'indicibile si rompe,
sembra che una preghiera
ricolmi la carne del mio dissipato cervello
di contentezza e quiete,
se tutto passa da una mera chimica
per quanto sia sofisticata
la morte passa dal terreno in cui brulicano vermi,
è la gioia dell'amore spirituale
fine a se stesso,
dinamiche nascoste che contemplano l'equa verità
ed è il sentirsi amati anche qui
in un cumulo di libri muti e lontani,
mai letti e senzienti.
Quella pagina aperta a caso mi parla,
è un pensiero morto nel passato
che resuscita dall'inchiostro di stampa
e dalla carta,
rieccolo nella mia mente
affondare le sue radici nel mio cuore,
è il Vangelo della vita
che mi suggerisce ama e non domandare altro,
amare è l'unica ragione
in questo mondo contraddittorio
e il vuoto
nel suo ultimo compiersi colmato.
giovedì 5 settembre 2024
I segreti del cuore
Occorre sempre vigilare sul nostro mondo interiore, coltivare una sensibilità che ci permetta di riconoscere ed estraniare dalla mente tutti quei pensieri, sentimenti e desideri negativi conformi al maligno che rendono impuro il nostro cuore, custodire il cuore puro è una continua battaglia così come esercitare la penitenza interiore, che con la carità vissuta concretamente e la preghiera, ci fanno fare progressi spirituali e ci rendono persone migliori, persone di buona coscienza, senz’altro benedette dal Signore che ama i giusti e gli innocenti. Non dei perfetti – perché sarebbe davvero impossibile – ma persone per quanto faticoso oneste, leali e sincere in un cammino di conversione tra tante cadute – confidando sempre nella misericordia del Padre – nell’esercizio assiduo delle tre grandi virtù cristiane, la fede, la speranza e la carità, anche la mansuetudine e l’umiltà, l’altruismo e la rinuncia all’amor proprio, all’attaccamento ai beni materiali e all’egoismo. Gesù guarda al cuore e mai alle apparenze e nemmeno a come ci considerano gli altri. Guarda soprattutto nel segreto le nostre lacrime.
lunedì 26 agosto 2024
Contro la violenza di genere
Il termine sottomissione significa servizio e umiltà, davvero l’umiltà è quella virtù da cui tutte le altre scaturiscono, quanto di spirituale nell’atteggiamento di una persona verso l’altra può portare all’equilibrio, alla cura, al rispetto e alla pace, una persona che si sottomette all’altra secondo una certa mentalità un po’ in disuso la quale servire significa perdere dignità, proprio quando compie un servizio ama con tutto il cuore, si dispone a condividerne la vita, le gioie e le sofferenze ma anche la medesima fede in Cristo come fedeli della medesima Chiesa, l’amore tra Cristo e la Chiesa si esprime con la metafora bella e poetica dell’amore dello sposo per la sua sposa, del matrimonio e della relazione fra gli sposi, che è comunione psicologica, armonia di due cuori che battono all’unisono, concordanza di sentimenti e propositi, ma persino commistione fisica, dove ciascuno – maschio e femmina – ha la stessa importanza e dignità, parità di valore nella distinzione dei ruoli, nelle naturali differenze e attitudini. L’amore mette tutti sullo stesso piano infatti l’amore di Cristo eleva la sua Chiesa alla dignità di Dio, il progetto di Dio per l’uomo è la sua divinizzazione, la partecipazione alla vita divina. È secondo me un brano della Scrittura (Ef 5,21-32) significativo per il suo senso simbolico che parla proprio del rapporto affettivo tra uomo e donna. Questa nostra società è una società violenta dove gli uomini talvolta uccidono le donne con ciò che è stato definito dai media col termine femminicidio, occorrerebbe una rivoluzione culturale, morale e intellettuale che cambi le coscienze per superare patriarcalità, maschilismo, misoginia e discriminazione di genere. Sono nostre madri, spose, figlie, sorelle e amiche, dobbiamo difendere la loro vita con tutti i mezzi leciti, vita che è preziosa e che nessun uomo ha il diritto di portare loro via. Occorre sensibilità, rispetto, gentilezza e un vero interesse per il prossimo e per la sicurezza di tutti. Un uomo che uccide una donna è un vigliacco privo di amore, in un soggetto così ci leggo soltanto una grande malvagità, quegli uomini non sono malati, sanno quello che fanno, occorre la certezza della pena ma soprattutto la prevenzione dappertutto riformando l’educazione dei giovani e dei giovanissimi, tutto inizia dalla famiglia, dalla scuola e dalla parrocchia, le nostre istituzioni devono crescere i figli secondo i canoni dell’empatia e non del successo economico ad ogni costo e della legge del più forte. Educhiamo ad amare e a superare la depravazione del possesso della donna con la compassione e la capacità di lasciare andare quando una relazione finisce, di mettersi il cuore in pace, di accettare la nuova situazione benevolmente, di rispettare le scelte dell’altro. Il perdono è segno di forza, di un buon carattere, di coraggio e nobiltà d’animo come la non violenza e il dominio di sé, delle proprie passioni primordiali. Sono gli uomini violenti che devono cambiare perché il problema non sono le donne, il problema è da sempre dentro di loro ed è da sempre purtroppo irrisolto. Comunque ci sono individui che non cambiano mai e che nel loro mondo interiore vivono una sorta di anticamera dell’inferno. Dio giudicherà.
domenica 18 agosto 2024
Una sola è la cosa di cui c'è bisogno
Va di moda nella Chiesa come nella società un attivismo compulsivo che enfatizza il fare al posto del pregare, ma si dimentica che prima di tutto viene la preghiera e soltanto dopo le opere di giustizia che sono una sua logica conseguenza, il progresso spirituale tramite la preghiera da cui scaturiscono la carità e la pace interiore, il comportamento di una persona infatti cambia in base alla disciplina della preghiera, alla costanza nella preghiera, questa è l’unica sorgente della vera conversione, l’ossigeno per la propria fede. Donde quel principio espresso dalla locuzione latina: lex orandi, lex credendi, lex vivendi.
— Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa. Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse: «Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma Gesù le rispose: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c’è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta» (Lc 10,38-42).
domenica 11 agosto 2024
Il progresso spirituale
La recita del Santo Rosario deve cambiarci interiormente, cambiare la nostra visione della vita, cambiare la nostra mentalità, il nostro modo di considerare l’altro, l’Ave Maria va recitata piano con delle pause pensando alle parole che si pronunciano, non c’è altra grazia più necessaria da domandare al Signore a parte la conversione del proprio cuore, così da perseverare nella virtù della carità, la grazia soprannaturale è il vero miracolo del Santo Rosario, passa dalla contrizione, dalle lacrime della penitenza, è il dolore della coscienza che ci purifica, il segno che il Regno annunciato da Gesù è anche in questo mondo, non in un futuro remoto ma adesso nella nostra vita spirituale – dentro l’anima di tutte le persone di buona volontà, quelle persone che si sono fatte capaci di amare con sincerità, di interessarsi al prossimo, nella metafora del Vangelo è l’abito nuziale di coloro che sono gli invitati allo sposalizio (Mt 22,1-14).
giovedì 18 luglio 2024
La religiosità apparente
Il culto rituale nei luoghi sacri – anche quello di adorazione – disgusta il Signore se non è accompagnato dall’amore per il prossimo, dalle opere di bene o di giustizia, la ritualità esteriore è falsa se il cuore non è veramente convertito a Dio, se non si fa il bene, se si compiono delitti a danno dei più deboli e se interiormente si è malvagi il culto e la preghiera fanno schifo, diventano un paravento per il maligno. Per il cristiano o la persona di fede, per il credente o anche l’agnostico, senza buona volontà e senza la purezza del cuore, senza la carità operosa, ogni atto di devozione diventa sterile e ipocrita, è una religiosa apparenza che nasconde soltanto del putridume, un tale culto non ha nessun valore davanti all’Eterno: solamente il culto interiore è quello da cui scaturisce il vero amore.
martedì 16 luglio 2024
Consacrazione all'Immacolata di San Massimiliano Maria Kolbe O.F.M. Conv. (1917)
O Immacolata, Regina del cielo e della terra, rifugio dei peccatori e Madre nostra amorosissima, cui Dio volle affidare l’intera economia della misericordia, io N.N., indegno peccatore, mi prostro ai tuoi piedi supplicandoti umilmente di volermi accettare tutto e completamente come cosa e proprietà tua, e di fare con me e con tutte le facoltà della mia anima e del mio corpo, con la mia vita, morte ed eternità, ciò che ti piace.
Disponi pure, se vuoi, di tutto me stesso senza alcuna riserva per compiere ciò che è stato detto di te: “Ella ti schiaccerà il capo” [Gen. 3, 15], come pure “tu sola hai distrutto tutte le eresie sul mondo intero” [ufficio della B.V. Maria], affinché nelle tue mani immacolate e misericordiosissime io divenga uno strumento utile per innestare e incrementare il più fortemente possibile la tua gloria in tante anime smarrite e indifferenti e per estendere, in tal modo, quanto più è possibile il benedetto Regno del sacratissimo Cuore di Gesù.
Dove tu entri, infatti, ottieni la grazia della conversione e della santificazione, poiché ogni grazia scorre attraverso le tue mani dal Cuore dolcissimo di Gesù fino a noi.
R. Concedimi di lodarti, o Vergine santissima.
V. Dammi forza contro i tuoi nemici.
San Massimiliano Maria Kolbe O.F.M. Conv.
Tratto da: Gli scritti di Massimiliano Kolbe, Edizioni Città di Vita, Firenze 1975, vol. I, p. 71.
giovedì 11 luglio 2024
Silloge poetica n°051
CHIAVE DI VOLTA
Quando guardo l'ordine
di ciò che esiste,
vigilo attento su questo mio conscio
capace di custodire la bellezza,
le leggi sapienti del tutto e la matematica,
in fondo a un labile cuore.
Quel mondo interiore che non si riesce a conoscere
è come l'universo della finitudine nell'effimero,
tanto vasto che noi a confronto diventiamo polvere
e la nostra amata Terra
qualcosa che ridimensiona molto
il nostro stupido orgoglio,
insignificanti e a breve chimica del suolo
che il vento soffiando porta via.
La grandezza è nell'anima
che è più grande dell'inanimato,
alcuni la negano
considerandola una banale mitologia
come il fuoco rubato alle divinità,
fuoco celeste che dovrebbe
darci l'immortalità,
ma è doloroso vedere i corpi esanimi
consumarsi e svanire,
dove sono quelle persone?
Nostri sinceri fratelli e nostre carissime sorelle,
ciascuna umanità che è mistero e psyché
– dei volti che ci sono nell'unicità, nell'individuo, nel cuore
con sentimenti come i viventi e speranze,
lacrime che nella combustione
evaporano assimilandosi alle acque degli oceani
e alle alte nuvole,
libere lacrime di dolore come i tanti pensieri nostalgici
che ci separano da coloro
che abbiamo amato e che ancora amiamo,
sono ovunque noi siamo.
La memoria forse viene ripristinata
dallo Spirito dell'Eterno
e siamo noi che sentiamo dentro
la beata compassione
non ancora estinta dei cuori razionali,
forse tutto viene ripristinato
nel pensiero sempiterno di Dio
che non scorda nessuno per quanto peccatore,
ma lassù dove c'è l'amore
e dove nulla di impuro può entrarvi
il dolore è per sempre svanito,
noi siamo pensieri, ricordi o persone?
Guardo le foto sulle tombe al cimitero sotto il chiaro di luna,
all'ombra degli alberi sempreverdi
– quei cipressi e pini le cui foglie nella stagione del freddo
non cadono mai
e non sono memorie ma sono persone come me,
con mozione di empatia li sento oltre il velo
di quell'apparenza informe,
ma non priva di sostanza che sfocia nel concreto
– vivono tra gli spiriti immortali
e quaggiù osservano i pellegrini in questa amara realtà
con sconfinata carità,
con le loro buone preghiere ci soccorrono
e muovono pietosi nelle città gli angeli santi a nostro favore
abbattendo le fortezze del male,
le roccaforti della morte.
VIAGGIO
Quando il pensiero
tornava all'eco di ogni momento,
nuova forza trasaliva da dentro il cuore
e il fanciullo nel mio animo
apriva le mani alla provvidenza,
sembrava tutto coerente
nel dimenticatoio della sensibilità
e del dispiacere.
Quando il fanciullo vedeva il sole
ridevano le altre luminose stelle lontane
e quando vedeva la luna
quel giusto martire nel disprezzo
osava ingiuriare chi l'aveva gratificato,
non c'era niente fuori dal di dentro
ma soltanto l'ombra
di una pietra onice ornata di vituperio,
come il calice del Cristo.
Nel fanciullo si nascondeva un tranello
perché vindice in lui stava il sole
che era già spento,
smorto
ed estinto,
e la luna era coperta di tenebra
nel suo lato appariscente,
gli opposti scrutavano lacrimanti
ciò che all'anima
occorreva per vivere,
niente a parte il fetore del lugubre cammino
intrapreso per conoscere
cosa vi sia alla fine.
Davvero ciò che l'infanzia scrutava
non era la vecchiaia
priva di prospettive future,
ma il bimbo nel grembo di sua madre
che sorrideva di gioia
all'alba del novissimo giorno,
sole nascente
e plenilunio nella notte
dei giorni trascorsi.
SOCIALITÀ
Sento scorrere
così lenta l'acqua del tempo,
la sabbia cangiante
ridondante luce
che si abbandona
stanca
nell'abbraccio delle ultime ore
è adagiata
sul fondo del fiume,
dal suo greto i pallidi volti dei felici ricordi
bagnati dall'acqua ancora più fredda –
si stagliano arcaici
come gli avi
che risero del mio nome.
L'acqua trasparente è la mia immaginazione
e sembra ricoprire i miei occhi
che vedono figure,
queste sono enigmatiche e mute,
solitarie nel vasto orizzonte del mondo
e della sensibilità esacerbante,
alienazione che con costanza mi sfugge,
come quell'acqua
cambia i miei pensieri
e li rende talvolta ossessivi
e ancora rifiniti di caos,
da quei momenti non saprei come descrivermi –
ma l'acqua è nel seno materno
che rifulge di vita soave,
un lamento verso il divino
sempre lassù
ma anche un grido di spavento
per il diavolo il quale è morte che ghermisce
e mi vuole con sé.
L'acqua è ferma nel bel mezzo della vita
e bagna con serafico candore
le ferite che sanguinando
interiormente per l'odio,
il disprezzo
e la calunnia,
sono sangue misto ad acqua
dal cuore degli innumerevoli crocefissi
– la lancia del destino
ha trafitto una semplice lacrima
destinandola
a scordare il passato,
soltanto quella lacrima
ha bagnato il volto dell'amata sorte
il cui filato cardato è intessuto nell'amore materno,
nel profondo abbandono,
nella mansuetudine e da tanta umiltà,
quanto tepore in questa lana
che nell'inverno rigido
avvolge di speranza
ed è come la nascita dell'agnellino Gesù
in estrema povertà –
emarginato come i malati senza più la ragione,
senza niente
ai crocicchi delle strade,
fatte di sassi posati con metodo
– in deturpanti metropoli
dove oramai defunto
è un siffatto mutevole pathos.
BUIO
Ho il buio dentro,
è una malattia dell'anima?
della grezza materia a cui ho sostituito un sogno?
i tratti illusori e impersistenti della vita?
È solamente l'anima
e il suo nero,
in quel buio c'è tutto me stesso,
forse non so dove
e non ne conosco il motivo, la ragione
ma laggiù ci sono ancora io,
il mio cuore è polvere ora tramutato in chimica,
il mio volto svanito
forse nel dolore, nell'agonia del perdermi
e nessuno a parte quel buio,
la paura di rimanere solo per sempre.
15 AGOSTO
Una donna forte,
pregiata come l'ebano e il palissandro,
invincibile come l'arcangelo
e nemica del nemico,
dall'anima più che nobile
sovrastante anche
il nobilissimo sentimento
della Verità,
nel culto della sua arcana bellezza spirituale
e al di sopra
della purezza incontaminata
dei gigli accomunati nel Trisagion angelico
che si affacciano
alla vastità del mare ignoto,
stella del mare al volgere del mattino
che annuncia
l'età del luminoso tempo di primavera,
nella dormizione corporea
e nel beato transito alla salvezza
dopo le plurime spade
che trafissero il suo intimo,
morte dov'è il tuo strumento di stermino?
dov'è il pungiglione della morte?
adesso la Vergine è al di sopra del mutevole
e fuori dal mondano,
la sua integra persona è in Cielo
assisa alla destra
dell'unico suo figliolo nostro Salvatore,
senza peccato
e quindi senza morte alcuna,
eredità di tutti i figli della nostra stirpe...
ma quella spada
ha trafitto la sua innocentissima anima,
un lacerante dolore
ed ella dormì nell'abbraccio dell'eternità
per riabbracciare l'amato Gesù,
principe della pace,
una natura umana passibile
ma contro ogni colpa sempre vittoriosa,
beata e ancora di più Regina
nella gloria immortale del corpo e dell'anima.
GIUDIZIO
Se la sofferenza non ti parla dell'altro
hai perso tutto il tuo tempo,
se ti parla di Dio
hai ritrovato la tua coscienza
e forse il vuoto
si è riempito di senso,
se ti fa bestemmiare anch'essa è preghiera
forse come quella dei mistici
quando si accorgono dell'amore
puro e incondizionato,
che inchioda le tue mani e i tuoi piedi
ad un legno di croce.
D'AMOR PROPRIO
Quel fiore di primavera moriva
subito al mattino,
con la luce del sole,
con l'abbaglio delle anime illuse,
con il mesto desiderio
della compagnia,
i suoi petali erano quelli del narciso
tronfio di sé,
vuoto di principio
e diverso sarebbe stato con la generosità,
fiore dai colori attraenti
ma semplici e nobili di valore,
di sapienza e purezza
tanto vile dal significato d'amor proprio,
ripiegato nell'orgoglioso atteggiarsi
e maturo d'indifferenza,
fiore delle tombe per i romani
simbolo della rinascita per i cristiani,
il calore d'agosto
lo bruciava
nell'amore scambievole
e così onestamente moribondo
per il fantasma
di cui ha sempre vissuto,
spariva nei campi
oramai freschi di brina.
sabato 6 luglio 2024
Dal latino misericors (genitivo misericordis) e da misereor (ho pietà) e cor -cordis (cuore)
Il Signore ama tutti ma i peccatori con maggiore preferenzialità e sollecitudine perché sa che rischia di perderli, per loro ha offerto la vita per poi riprendersela di nuovo nel sacrificio della Croce, ha fatto ogni cosa in suo potere per salvarli dalla dannazione, ha manifestato il vero Volto di Dio che è amore e misericordia, non disprezzo o condanna, ogni peccatore è costato le piaghe della dolorosissima Passione e il Suo Sangue sacratissimo, che è lavacro, liberazione, salute e salvezza, che è Vita per le anime come la linfa vitale per l’albero più secco e spoglio, come acqua sorgiva nell’aridità del deserto... ma occorre accettare di cambiare attraverso la mozione del pentimento, farsi sensibili alle mozioni della Grazia che per vie segrete tocca i cuori più induriti, ciò nonostante davanti alla libertà dell’uomo e alla sua scelta per il male anche la misericordia di Dio non può nulla, Dio non ha alcun potere perché non può costringerci, sarebbe un disordine e una contraddizione entro Se stesso, la risposta all’amore è davvero autentica se la creatura esercita la sua libertà in piena coscienza, l’amore è vero se è libero e i peccati vengono rimessi se ci si affida alla divina misericordia col dolore della coscienza, così la Croce di Cristo ci ottiene il perdono.
mercoledì 3 luglio 2024
La preghiera del Signore
Il Padre nostro è la preghiera di tutti i credenti e delle persone di buona volontà, indipendentemente dalla propria religione o convinzioni personali, penso anche dell’ateo se coltiva nell’animo uno spirito veramente umanitario, come tutte le preghiere cristiane innestate nella Tradizione cattolica è taumaturgica tanto quanto i Salmi che Gesù pregava con la propria Madre, è una preghiera che esprime il desiderio di pace e di fratellanza universale, di solidarietà e amicizia tra tutti gli uomini al di là di ogni differenza, – Signore, insegnaci a pregare ... (Lc 11,1) – Gesù con questa preghiera ci insegna ad essere tra noi fratelli e sorelle, compatibili per la nostra eguale radice, perdonandoci a vicenda e guardando a Dio come alla sorgente di ogni bene, dell’amore oblativo, della vita stessa e a guardarci dal vero nemico dell’uomo che è il maligno il quale nel campo del Signore non smette mai di seminare divisione e odio, invidia e competizione, pregiudizi e cattiveria, calunnia e indifferenza. – Se preghiamo il Padre nostro meditandone in ciascun articolo i significati profondi la grazia di Dio ci tocca intimamente, ci commuove forse con qualche lacrima come quel mormorio, quella brezza leggera percepita dal profeta Elia sul monte alla presenza del Signore (1Re 19,12). È una preghiera apotropaica e di liberazione, che ci ha comunicato il Cielo. La preghiera scritta più antica nella storia del Cristianesimo, a parte i Cantici nel Vangelo dell’infanzia in Luca e le parole dell’istituzione dell’Eucaristia o quelle pronunciate sul Calvario.
L'attuale emergenza educativa
Quei giovani che non capiscono la differenza tra il bene e il male, senza senso di responsabilità, dall’animo turpe, insensibile e violento, profondamente egoisti e indifferenti, amanti del denaro e dei beni materiali, è la società scaturita come dai denti venefici di un serpente letale dalla generazione adulta, società che è andata spiritualmente degenerando, narcisisticamente perduta nel delirio dei media, dei social, del sesso e dei narcotici, un fallimento educativo di massa, senza più valori, senza verità, senza preghiera, senza amore – un buon cuore compassionevole! – e senza uno scopo, bombe vaganti a orologeria senza una bussola.
La lettura e la preghiera curano la psiche
La lettura a voce favorisce nei bambini le capacità cognitive, verbali e intellettuali, è una sorgente di equilibrio interiore, penso che la preghiera vocale e litanica sia anch’essa sul piano neurologico psicologicamente benefica, entrambe sono medicine dell’anima alla portata di tutti senza dimenticare la loro influenza sulla sfera etica e la spiritualità, che da esse traggono profitto e progrediscono col trascorrere del tempo.
La porta del perdono è sempre aperta a coloro che si pentono
Nel Sacramento della riconciliazione e del perdono il Signore chiede umiltà e sincerità, non siamo in ginocchio davanti a un semplice uomo ma a Gesù crocifisso in virtù della successione apostolica e dell’Ordine sacro; occorrono il pentimento, il proposito, la riparazione e la conversione ma soprattutto la fiducia nella divina misericordia perché una sola anima per Dio ha un valore straordinario tanto quanto la Sua vita offerta in sacrificio sulla Croce, le anime sono costate un prezzo esorbitante, incalcolabile per ampiezza e profondità, tutto l’amore del Cuore di Gesù e lo spargimento del suo Sangue nella sofferenza; anche una preghiera spontanea detta con un sentimento veritiero del cuore, un sentimento di compassione per l’altro, associata ad un’intima contrizione o dolore della coscienza, salva come nel caso del buon ladrone crocifisso non innocente ma addirittura colpevole di omicidio. C’è dietro una scelta dettata dalla libertà ma anche la buona volontà con delle disposizioni consone, comunque è sempre la grazia soprannaturale ad agire per vie segrete che otteniamo al peccatore con la preghiera costante e i nostri sacrifici, anche negli ultimi istanti della vita.
venerdì 14 giugno 2024
Ciò che biasimo negli altri è anche parte di me
Conoscere il male che risiede dentro di noi è l’unico modo per non esserne sopraffatti e per evitare di contribuire alla morte etica della società a cui apparteniamo, ogni Santo e ogni Santa nella storia della Chiesa si riconosceva grande peccatore e oggetto delle peggiori tentazioni da parte dello spirito maligno, chi non si riconosce peccatore è una marionetta usata dal male per affermarlo e diffonderlo, un malvagio inconsapevole prigioniero del suo inconscio lato oscuro che ama farsi considerare dagli altri un benefattore del genere umano, che desidera un clamore mediatico delle sue presupposte virtù, del suo bene illusorio in una vita di illusioni: il combattimento interiore è l’unica via per l’equilibrio e per non soccombere alla propria natura, alla propria corruzione. Senza la dura battaglia che forma la nostra volontà a scelte etiche fondamentali e definitive, il male è l’unica soluzione – o l’unica risposta possibile – a ogni nostra angoscia e a ogni nostro desiderio. Soltanto così ci si libera dall’infantilismo psicologico a cui una generica e approssimativa educazione religiosa e i falsi valori di una civiltà edonistica e materialista conducono molte coscienze prive di discernimento e di ragione. Non esiste una persona del tutto buona o malvagia, ma ci sono persone che sanno tenere alla catena il male che abita nel profondo di esse e che hanno educato la propria volontà a compiere delle scelte giuste in relazione al prossimo e alla propria coscienza, ci sono persone capaci di liberarsi dal male, di guarire dalle sue seduzioni, di vivere senza condizionamenti o compromessi.
Dal Libro della Genesi 4,1-8
Adamo si unì a Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino e disse: «Ho acquistato un uomo dal Signore». Poi partorì ancora suo fratello Abele. Ora Abele era pastore di greggi e Caino lavoratore del suolo. Dopo un certo tempo, Caino offrì frutti del suolo in sacrificio al Signore; anche Abele offrì primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto. Il Signore disse allora a Caino: «Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto? Se agisci bene, non dovrai forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, ma tu dòminalo». Caino disse al fratello Abele: «Andiamo in campagna!». Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise.
Il salterio angelico, flagello dei demoni
Satana ha terrore del Santo Rosario perché sa che ogni volta che un’anima inizia la recita del Santo Rosario per lui è peggio di un esorcismo, ma non solo, le anime che nonostante le immense difficoltà perseverano in questa preghiera finiscono con il debellarlo completamente essendo difesi e liberati da Colei che con un solo sguardo annienta tutto il potere infernale. Satana, costretto nel nome di Dio dall’esorcista, ha dovuto parlare del Rosario, ecco perché, in un celebre esorcismo, Lucifero, cioè satana in persona, fu costretto ad affermare: “Dio ha dato a Lei (la Madonna) il potere di scacciarci, e Lei lo fa con il Rosario, che ha reso potente. Per questo il Rosario è la preghiera più forte, la più esorcizzante. Esso è il nostro flagello, la nostra rovina, la nostra sconfitta”. Lucifero (durante un altro esorcismo ha confessato): “È più potente il Rosario intero con tutti e quindici i misteri se recitato col cuore dell’Esorcismo solenne”. Dunque se non riuscite a trovare sacerdoti esorcisti, se vi hanno fatto una fattura, un maleficio, se vi hanno maledetti, se siete colpiti da una qualsiasi forma di infestazione o possessione satanica, se siete o eravate dediti al satanismo, all’occultismo, alla stregoneria o allo spiritismo, per prima cosa confessatevi e confessatevi con sincerità per spezzare ogni legame con il peccato e satana, poi recitate ogni giorno il Santo Rosario con tutti e quindici i misteri e continuate senza stancarvi o scoraggiarvi mai e continuate a recitarlo non per un giorno o una settimana ma per almeno sei mesi esaminando la vostra coscienza quotidianamente e con una sincera contrizione e disaffezione dal male morale, otterrete lo stesso effetto di ricevere un esorcismo solenne al giorno dal migliore e più accreditato esorcista del mondo che in questo caso è Maria Santissima. Se il tempo non ci consente di recitarlo tutto insieme, si possono dire i misteri gaudiosi e poi durante il giorno una decina o più per volta degli altri misteri fino a completarlo e non preoccuparsi eccessivamente delle distrazioni che il nemico suscita in noi o degli scrupoli che vengono. Quando non si dice il Rosario intero, le decine possono essere separate, purché la Corona sia completata nello stesso giorno. Si può recitare una decina di tanto in tanto nella giornata, per completare tutta la Corona nella giornata. Sia la decina che il Rosario completo si possono recitare ovunque, oltre la Chiesa e la propria casa: in viaggio, durante una pausa di riposo, nei momenti liberi, mentre si passeggia, quando si aspetta qualcuno o l’autobus o il metrò. È cosa lodevole recitare il Rosario entro un tempo stabilito nella giornata, nell’angolo della preghiera giornaliero dedicato all’incontro con Gesù e la Madonna. Coloro che lo recitano intero ogni giorno avranno a loro difesa, nel momento estremo della morte, la presenza di tutti i Santi che saranno guidati da Colei che è lo sterminio dei demoni. Si rende noto che generalmente i tempi degli esorcisti per volontà divina per liberare una persona da satana, variano da alcuni mesi fino ad alcuni anni con la frequenza di un esorcismo a settimana. Si ricorda che non è mai l’esorcista che libera per quanto bravo o esperto che sia, ma è Dio per mezzo dell’esorcista secondo i Suoi tempi, tempi che possono essere anche molto lunghi, portando però la persona colpita poi ad uno stato di santificazione personale molto più elevata, perché anche i soli esorcismi non bastano se non vi è la collaborazione della persona con una assidua frequenza ai sacramenti e alla preghiera. Mentre con la recita quotidiana del Santo Rosario con tutti e quindici i misteri si riceve costantemente un potentissimo esorcismo ogni giorno senza dover trovare e raggiungere l’esorcista. Se le persone colpite da ogni forma di disturbo diabolico prendessero coscienza della potenza del Santo Rosario, vi sarebbero molte più liberazioni che attraverso gli esorcisti stessi e meno persone nel malessere psicologico.
giovedì 6 giugno 2024
Il bene sommo e il male creaturale
Se c’è il male in ogni sua forma è certo che Dio non esiste, la causa del male è nella nostra natura degenerata e fin dal principio nel demonio con il suo peccato di orgoglio – non serviam –, che è omicida e menzognero, fomite dei vizi che abbrutiscono e rendono l’anima nera, Dio Carità è la sorgente della vita esente da qualsiasi corruzione – con la preghiera, la vita morale e i sacramenti attingiamo da Lui la grazia, perché la persona umana fin da quaggiù vive anche di una dimensione soprannaturale, invisibile ma reale come la coscienza che discerne il bene dal male e le virtù cristiane.
Selezione di haiku n°104
Una lacrima
sui mattoni rotti
chi si ritrova
Non gemono
le foglie logore
resistono
Un po' di sonno
il camino è spento
brina sui gerani
Contano la sabbia
nel numero si perde
incerti grani
Un faro luminoso
la via alla salvezza
senza notti
Nell'erba se sfalcio –
la guerra tra gigli asciutti,
semplice calma.
La luna è rossastra,
volti che sembrano assenti –
sguardo vacuo.
Voce danzante,
dall'eremo di un colibrì –
ibisco remissivo.
lunedì 3 giugno 2024
Come difendersi dal male
Se una persona vuole rimanere libera dalle catene di satana, dal suo influsso malefico e dai suoi condizionamenti deve vivere in grazia di Dio, amare gli altri senza distinzione, perdonare con sincerità, conoscere la Legge morale e osservarla, evitare il peccato grave, coltivare la sensibilità della coscienza e un cuore penitente, pregare con disciplina e assiduità. Se viviamo in comunione con il Signore satana non può farci nulla a parte ciò che gli è permesso, perché il nostro cuore o meglio la nostra anima appartengono alla Santissima Trinità che risiede dentro di noi, in noi c’è il sigillo di Cristo. Tutto il Vangelo ci insegna la pratica della vita interiore e dà ai beni esterni una importanza relativa o addirittura nulla.
È la via più certa per finire all'inferno
Un vecchio sacerdote del Duomo di Como da cui mi confessavo alla fine degli anni ’90 diceva sempre che bestemmiare è come commettere un omicidio volontario per gravità di peccato e prendeva ad esempio la strage di Bologna del 2 agosto 1980 dove morirono 85 persone a causa della violenza stragista e dove i primi soccorritori giunti sul posto purtroppo bestemmiavano accanitamente, le loro bestemmie sataniche cariche di odio erano peggiori di tutti quei morti perché in modo peggiore e più diretto offendevano la carità di Dio, così mi spiegava quel sacerdote giusto defunto da oltre vent’anni e adesso in Paradiso.
Luoghi poco frequentati
Le chiese sono come i cimiteri, luoghi dove regna il silenzio, dove entriamo in relazione con il soprannaturale che a tanti fa paura, perché la preghiera è il tramite con il Cielo, sono luoghi abbandonati e dimenticati perché non si vuole pensare a Dio Carità – presente nei tabernacoli di ogni chiesa – che rimprovera la nostra coscienza e ci esorta a cambiare vita e non si vuole riconoscere che tutti dobbiamo morire, che la vita è davvero breve e anche chi è morto vive ancora da qualche altra parte ma non più in questo mondo transitorio dove tutto si consuma e svanisce.
domenica 26 maggio 2024
Media, fake news e disinformazione
... per capire se si tratta di una fake news occorre avere tanti canali di informazione e compararli, non credere a tutto e subito e convincersi che i media ci dicono soltanto ciò che qualcuno vuole che noi sappiamo o delle menzogne o mezze verità di cui dobbiamo convincerci alla maniera del mondo distopico di George Orwell in 1984 ... propaganda, populismo e manipolazione ... ma c’è sempre chi ci dice la verità in quanto deontologicamente corretto ... chi ha un ruolo nelle istituzioni le deve servire con onore, senso morale, del dovere e per il bene collettivo ... anche nella politica, come in medicina e nel giornalismo – ogni giuramento a cui è associata la propria fedeltà è fondato su questi presupposti ... dire sempre la verità anche a proprio discapito è materia grave di peccato, l’ottavo Comandamento veterotestamentario – non testimoniare il falso e secondo il Vangelo, l’economia della salvezza oramai compiuta da Cristo è lo Spirito Santo che suggerisce la Verità nella sua compiutezza, anche qualsiasi verità minore ... se quanto è scritto un po’ ovunque non dice quel che è vero la persona che legge riceve un danno e se non smentita lo trasmette, di conseguenza può danneggiare anche gli altri ... talvolta l’oggetto della notizia può suscitare incomprensione o addirittura odio – sfociare in calunnia, violenza o disordine sociale, grave allarme sociale ... quando le bugie sono credute dalla massa diventano una copertura per i crimini che qualcuno ha interesse di nascondere, un depistaggio che giustifica certe finalità – muovere l’opinione pubblica come un gregge di pecoroni, chi lo fa non è il pastore, ma un ladro o un brigante, forse addirittura il lupo che le rapisce e le sbrana, il lupo che porta una maschera democratica di qualsivoglia regime ...
sabato 25 maggio 2024
Selezione di haiku n°103
Luce che travalica,
l'iride azzurra del siamese –
è stanco il giorno.
Carpa rosseggiante,
il canale è quasi immoto –
foglie marcite.
Soffia il vento,
sul tetto nessun rumore –
danza di canne.
Notte scevra –
la luna piena che si alza,
albero disseccato.
Il fiore di tarassaco,
spunta indisposto dal selciato –
nuvolaglia che passa.
mercoledì 22 maggio 2024
Compendio di demonologia
C’è la possessione corporea permessa da Dio che non è quasi mai colpevole in cui la persona è in grazia, questo accade affinché la persona possa progredire nel cammino di conversione, possa maturare nelle virtù, oppure si sacrifichi in conformità alla Croce di Cristo a vantaggio di altri, per la loro conversione o in riparazione di peccati di una certa gravità, in questi casi i demoni procurano al colpito grandi sofferenze fisiche e mentali, anche sociali e relazionali, in contrapposizione c’è la possessione diabolica dove il male o le negatività sono radicate nel profondo la cui causa è sempre il peccato mortale, l’ostinazione nel peccato e l’impenitenza, qui è la volontà che è corrotta e il cuore è rivolto al male per una sua libera scelta, quando ciò avviene i demoni non si rivelano quasi mai all’esterno tramite la trance o altre manifestazioni soprannaturali ma covano dentro la persona e ne condizionano la vita in tutti i suoi differenti aspetti, soprattutto viene a mancare la carità verso il prossimo e lo spirito di preghiera. Certi peccati – o colpe morali – piuttosto che altri sono la porta d’ingresso del demoniaco, il veicolo attraverso cui satana alla maniera di un parassita si innesta nell’anima, nella famiglia o nella comunità e ci separa da Dio, dalla sua grazia o grazia santificante. Avviene anche che talvolta sia il diavolo a dare dei carismi, a elargire i suoi doni ed è quanto concerne la sfera della medianità, lo scopo è sempre servirsi di qualcuno per nuocere alle persone o allontanarle dalla verità, tarpare le sue ali spirituali e incatenare in una sorta di schiavitù, lo dice Gesù nel Vangelo: “Chiunque commette il peccato è schiavo del peccato” (Gv 8,34) e l’istigatore del peccato è sempre il diavolo, è lui che ci toglie la libertà d’amare il prossimo, di compatire e di perdonare, che nella sua azione ordinaria e continua tenta – nel territorio della nostra mente – al male e si compiace sempre del peccato degli uomini, dell’odio, dell’impurità e della miscredenza, del loro cuore avvinto dalle catene dei vizi e della cattiveria.
martedì 14 maggio 2024
La giustizia sociale
Ci sono nel nostro Paese oltre 5,7 mln di persone in povertà assoluta e il 14% di queste sono minori, come si può parlare di diritti umani o progresso civile con persone e famiglie – di cui minori, disabili e anziani – che con il costo della vita in continua progressione faticano ad avere di che mangiare? dove soltanto chi ha sufficiente denaro può tutelare al meglio la propria salute? È un sistema statale ed economico ancora troppo iniquo che esacerba le diseguaglianze e il welfare spesso non funziona o in certi frangenti è addirittura fallimentare. Qualcuno forse ancora lo ignora ma nel lavoro qui da noi non esiste soltanto lo sfruttamento, la negligenza nel garantire sicurezza per l’avidità del profitto ma persino la messa in schiavitù di centinaia di migliaia di lavoratori, non c’è nemmeno il salario minimo garantito (9€uro/ora) a paragone di altri Paesi europei, il rapporto tra qualità della vita e lavoro è drammatico – soprattutto nella fascia di età giovanile, nel lavoro dipendente e salariato.
C'è nel cuore dell'uomo una Legge immutabile
Gli animali secondo la Legge italiana o il diritto penale hanno lo stesso valore delle cose o di un qualsiasi oggetto materiale, non sono considerati creature senzienti ma qualcosa di cui dispone il proprietario; anche nei manicomi infantili ottocenteschi i bambini internati fino a quasi la fine del XX° secolo avevano per il personale infermieristico la dignità di cose, non di persona umana e venivano trattati di conseguenza, diventavano vittime di violenza; oggi accade con l’embrione umano o il feto entro novanta giorni il quale per la Legge non è un bambino con capacità giuridica ma del semplice materiale organico e se si decide di abortire dopo l’aborto viene gettato in pattumiera, tra i rifiuti dell’ospedale o viene espulso dal seno materno con la Ru486. La buona coscienza nelle persone raziocinanti non cambia anche se cambiano i costumi diventando cinici e la cultura che si afferma nella società è una cultura di morte, ci sono ancora le radici cristiane e dove la civiltà umana genera mostri il valore della vita e il suo mistero non cambiano, quello che cambia è soltanto il modo di considerarla al di là del bene e del male. È la sensibilità al degrado delle persone che osannano leggi inique o esaltano il libertinaggio e l’egoismo a fare di ciò che è oggettivamente sacro e inviolabile un bene di consumo o qualcosa di cui poter fare ciò che piace e di quello che è sempre sbagliato – senza alcuna giustificazione valida – addirittura virtù e progresso.
Silloge poetica n°071
DECIDUO
La prima apparizione della sera
fu il sole che moriva a ovest,
ogni volta che sulle croci morivano i figli di Dio,
qualsiasi fratello o sorella del mio stesso sangue umano.
Il corvo attraversava i campi brulli dell'inverno,
quando la neve non era ancora caduta
per coprire con il suo biancore
la veste incontaminata di una terra
che oggi e ogni giorno beve il sangue di Abele.
Era il sole che discendeva nel sottosuolo dei morti,
negli inferi dove le presenze
attendono con pazienza un altro fulgido chiarore,
quello del liberatore dall'esilio
e il suo sole è la Carità
tanto forte quanto immortale
dove ogni particella dell'universo sussiste,
diviene nel percorrere l'ignoto quasi senza misura
proprio dove la vita palpita
in cuori fatti di carne
e gli spiriti che purificano le loro rimanenti scorie nel crogiolo
che per un po' attendono con rassegnata amorosità,
fanno corte all'Eucaristico sole
sugli altari dei templi ancora consacrati
e nei Tabernacoli
abbandonati dai rinnegati prigionieri
di un materialistico carname.
Il sole che nasce ad est è la risposta del creato
alla morte del suo provvidente Signore,
quasi del tutto dimenticato nelle grandi città del male
e senza che un solo empio peccatore
sia ancora risorto dalla tomba
nei grandi cimiteri
sotto gli alberi sempreverdi e una luna sinistra.
Quel sole nascente
è la vita di ogni bambino
con l'anima nell'istante del tempo creata
intessuta di cellule viventi,
di cui i moderni e gli antichi smarrirono il valore
senza riconoscerne la bellezza,
un'opera sacrea
dal soprannaturale compimento
che vede la sua origine
in un pensiero della perpetua Carità,
mistero nella predestinazione alla vita immarcescibile,
nel Sole divino sempre alto allo zenit
con i suoi infiniti strali
che permeano di luce beatificante
la nuova terra dei viventi,
senza più tramonto e senza lugubre notte
di grottesche ombre diaboliche.
CIELO
L'eco del cuore
sono i battiti clonati
che suonano
lassù,
dove la forma
non è sentiero o via
ma la fenice
risorgente dalle ceneri,
dove la sostanza
è la compassione nuda
allo sguardo
di una partoriente,
ora bella nasce l'aurora
ma una stella morta
s'inabissa
nel baratro dell'infelicità,
dove si intersecavano i destini
la vita volge al termine
e saremo giudicati
non sulle apparenze
ma sul verace
amore degli angeli,
vivente o decrepito
nell'anima
che trapassa la finzione.
VALORE
Le lacrime dell'uomo giusto
sono la preghiera
che tocca
il cuore dell'Eterno,
lo scorrere delle lacrime
sul volto cupo
sono quel nostro tergere
il cuore dalla colpa
e molte colpe
rendono troppo nera l'anima,
la penitenza
con i suoi aspri dolori
riedifica con cura il castello interiore,
le sue forti mura
sono il baluardo contro l'empietà,
sono la multiforme virtù che ci cambia
e il peso soave della carità.
È grande merito
l'offerta della propria vita
e un sacrificio offerto per amore
muove a compassione
il cuore puro degli angeli di Gesù,
dove l'odio deturpa l'umanità
la carezza della pietà
rinnova tutto nell'emendazione,
dove l'odio cresce a dismisura
la carezza della pietà
ci dimostra che nulla è perduto,
dove l'odio degrada l'ethos
la carezza della pietà
suscita ancora profonda commozione.
Senza tenere per mano
quel nitore bimbo dentro di noi,
senza condurlo
sulla strada della pia conversione,
dell'adesione ai moti della coscienza,
della verità oltre le nostre radici
è la tenebra
di una stella morta che collassa sopra di sé
e che spalanca
la bocca di quel pozzo
in cui le buone azioni si corrompono
e cadono obliate,
con pensieri futili e spenti,
sentimenti ignobili di un ateistico censore,
è tenebra fuori dal mondo e dalle sue leggi
che tutto divora
in un appagamento senza misura,
senza un cheto approdo.
La verità che tutto regge non ha bisogno
del coraggio,
del cuore impavido,
perché lasciata libera di esprimersi
si difende da sola,
essa stessa è il cuore temerario,
ha in sé la potenza
come una nobile belva in mezzo alla tempesta.
COLLATERALE
La lacrima di un angelo
cade sul volto di un fanciullo spento,
quel volto sporco di sangue
e di terra
che gli scarponi dei soldati
hanno calpestato,
i potenti che decidono
chi deve morire
per l'odio sordo di una vendetta cieca,
non sentono pietà
convinti
che il danno collaterale
non sia ancora la mortalità sul campo
di chi spara per uccidere,
il mondo guarda quel teatro tragico
ma la gente
di nobile sentimento
non può nulla
per fermare il messia sterminatore,
non è quella lacrima invisibile
ma il proiettile
del malvagio che trapassa la carne
indifesa nell'abbraccio eterno,
del Crocifisso
senza mai più respiro,
è compiuto –
così gli anticristi della nuova era
a fare dell'odio
la legge dei popoli.
sabato 4 maggio 2024
Lo Spirito Santo, una Persona sconosciuta
Quando dobbiamo iniziare il nostro studio, una lettura, prendere delle decisioni o dare dei consigli, parlare a qualcuno, conversare, nelle relazioni con gli altri, prima di dedicare del tempo alle nostre preghiere quotidiane, recitiamo senza fretta e pensando alle parole il ‘Veni, creator Spiritus’. È tra le preghiere una delle più esorcistiche per allontanare i demoni e il loro nefasto influsso, per vanificare così la loro azione e non cadere nelle loro astuzie o ingegnose macchinazioni, in particolare dei più potenti e alti in grado e dello stesso Lucifero. Come autore di questo diario la conosco a memoria da qualche anno. Spero diventi il vostro tesoro spirituale da cui attingere la grazia, perché come tutte le preghiere della Tradizione è un mezzo di grazia che ci unisce al Signore.
Vieni, o Spirito creatore,
visita le nostre menti,
riempi della tua grazia
i cuori che hai creato.
O dolce consolatore,
dono del Padre altissimo,
acqua viva, fuoco, amore,
santo crisma dell’anima.
Dito della mano di Dio,
promesso dal Salvatore,
irradia i tuoi sette doni,
suscita in noi la parola.
Sii luce all’intelletto,
fiamma ardente nel cuore;
sana le nostre ferite
col balsamo del tuo amore.
Difendici dal nemico,
reca in dono la pace,
la tua guida invincibile
ci preservi dal male.
Luce d’eterna sapienza,
svelaci il grande mistero
di Dio Padre e del Figlio
uniti in un solo Amore.
Sia gloria a Dio Padre,
al Figlio, che è risorto dai morti
e allo Spirito Santo
per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
mercoledì 1 maggio 2024
La vita è un dono dell'amore di Dio
Tanti non capiscono che quegli Stati che legalizzano l’aborto o lo promuovono e incentivano il suicido assistito e l’eutanasia dei fragili non soltanto sono impregnati da un’ideologia atea e disprezzano le domande di senso a cui risponde la religione cristiana, ma non danno alcun valore alla vita umana e la parificano a quella di un qualsiasi animale, fanno della vita umana un prodotto usa e getta, non è una battaglia per i diritti o una conquista di civiltà, è soltanto un immane olocausto con cui si rende culto al demonio e si bestemmia il Signore della vita, il vero Autore della vita perché la scienza medica è veramente tale se protegge le persone attraverso la compassione, non soltanto il loro benessere temporaneo ma il significato stesso dell’esistenza, è un dono dei numi come si credeva nell’antichità e mai uno strumento del Mysterium iniquitatis.
lunedì 29 aprile 2024
Il mestiere del Signore è sentire pietà e perdonare
Il Sacramento della riconciliazione e del perdono affonda le sue radici nel Mistero pasquale del Cristo, è un fiore di incomparabile bellezza che cresce dal legno vivo della Croce bagnato dal suo Sangue il quale ci purifica come in un nuovo lavacro battesimale, con il sacrificio della vita di Gesù per amore dell’anima essa è nuovamente redenta, liberata dalla lebbra del peccato e dalla schiavitù del maligno che rendono le anime nere come pece e così restituita alla grazia dei figli di Dio, risorta e innestata nella carità di Dio, sorgente della vita eterna, questo dono soprannaturale ci è elargito dall’infinita misericordia del Cuore di Gesù se noi lo accettiamo col nostro sincero pentimento e la nostra conversione, cambiando di mentalità, convinzioni e comportamento.
venerdì 26 aprile 2024
Il valore pragmatico di preghiera e virtù
Dall’ordine spirituale dipende tutta la realtà materiale, i pilastri dell’umanità sono il Santo Rosario e il Sacrificio della Messa, per qualcuno è una verità inaccettabile quasi ci muovessimo nell’ambito della superstizione o della fantasia ma se la preghiera e la vita morale superassero il peccato avremmo certamente la pace e la giustizia sociale, il mondo sarebbe un posto migliore per tutti; satana e i suoi demoni esercitano il loro potere malefico perché gli uomini con la scelta deliberata del male gliene danno sempre la possibilità, se in molti si convertissero alla Legge di Dio e al Comandamento della carità questa possibilità gli spiriti del male non l’avrebbero quasi mai e il bene prevarrebbe in rapporto non soltanto alla società ma anche ai singoli e alle famiglie, ad esempio cesserebbero le guerre che non sono una punizione da parte di Dio – come non lo sono le calamità naturali – bensì la conseguenza dell’iniquità umana e del cuore corrotto, ma anche il dramma del conflitto interiore di ciascuno.
venerdì 22 marzo 2024
Selezione di haiku n°092
Mute le nuvole
tra foglioline verdi sui rami –
un flebile risveglio.
L'era degli aquiloni –
nei pensieri l'aria è vento,
figure come di carta.
Cammino solo –
il buio oltre la nebbia,
nel cuore l'attimo.
Nella nuda terra –
si muove la vita impercettibile,
senza fare rumore.
L'alba ha un sole vacuo –
il muschio copre il tronco a nord,
rugiada sulle gemme.
Il passero su quel ramo –
robusta è la quercia sotto la pioggia,
amarezza per il misero.
Nella serata senza nubi –
la lucciola come puntino che danza,
traccia crepuscolare.
Cade con moderata intensità –
l'acqua della pioggia bagna le foglie,
nella terra le radici.
L'interiorità vede oltre –
il crisantemo bianco è molto onesto,
non cela malizia ma pace.
È chiarore armonioso –
tanti petali di ciliegio cadono subito,
la vita è presto trascorsa.
Un genuflettersi alla vita –
questo gattino si nutre di carne altrui,
chi ama offre del proprio.
Sul cimitero feconda luce –
l'aria al mattino è ancora fredda,
si cibano i bachi del gelso.
Una giornata serena –
dal fiore della vera amicizia,
se respiro per gli altri.
Dalla tramontana lassù
che sovrasta la valle inverdita –
il rapace sulla preda.
Docile come l'esca
la barca sul lago ondeggia –
salmerini argentei.
L'aurora è qui dentro –
quel bagliore iridescente nel cielo,
adesso si compie l'inatteso.
Sguardo non violento –
il salice ombreggia la casa,
ramo arrendevole.